La Suprema Corte ha rigettato il ricorso per Cassazione proposto da Lufthansa, dichiarando inammissibili tutti e tre i motivi di censura, in integrale accoglimento delle conclusioni svolte da Fiavet e Moretti Viaggi nel controricorso depositato.
Pertanto rimangono ferme le statuizioni delle Sentenze di I e II grado del Tribunale e della Corte d’Appello di Milano, le quali avevano dichiarato la nullità della clausola contrattuale dell’art. 9 del PSAA/IATA (che regolamenta il rapporto di vendita della biglietteria fra le Agenzie di Viaggio e più di 200 Vettori IATA), nella parte che consente ai vettori di modificare senza limiti il regime commissionale dovuto alle AdV venditrici della biglietteria aerea.
L’effetto pratico del consolidamento delle pronunce di merito, con il passaggio in giudicato all’esito del rigetto disposto dalla Cassazione, è rappresentato dal diritto degli Agenti di Viaggio di poter richiedere a Lufthansa la corresponsione della maggiore commissione non percepita a far data dal 01 Gennaio 2016 – o comunque negli ultimi 5 anni, ove venisse eccepita la prescrizione quinquennale – corrispondente alla differenza tra lo 0,1% e l’1%, quest’ultimo applicato prima della comunicazione di Lufthansa del 03.06.2015, dichiarata illegittima dalle Corti di merito.
Dopo otto anni di questa difficile battaglia, che ha destato l’attenzione di tutto il mondo del turismo, anche fuori dall’Europa, ritengo che la Federazione ed i propri Associati possano essere orgogliosi di aver difeso i propri legittimi interessi di categoria, lanciando un segnale importante al mondo dell’Industria del settore Aereo che, in altre occasioni, era riuscito a fare quadrato per evitare di perdere posizioni di vantaggio nel mercato a scapito degli Agenti di Viaggio. Non possiamo che ringraziare ancora l’Avvocato Lucarelli per la grande professionalità che ci ha permesso di portare a casa una “grande vittoria”.
